Ugo Calise Festival

Edizione 2017 - I Vincitori Premiati al Teatro Bellini di Napoli

Io e Il Calais Junior  Vogliamo aprire questa pagina dedicata all’edizione 2017   partendo dalla fine. Esattamente alla fine del festival, il pronipote di Ugo Calise, Roberto, è salito sul palco e ha letto una lettera commovente dedicata a “Zio Ugo” che credo raccolga e rappresenti perfettamente il sentimento collettivo che ci lega tutti intorno a questa celebrazione annuale che sempre di più per addetti ai lavori e artisti inizia ad assumere la forma di rituale.

“Festival della Canzone d’Autore “Ugo Calise”

IV edizione, 14-16 luglio 2017, Oratino (CB)

Intervento in memoria di Ugo Calise di Roberto Calise //

Roberto Calise “Buonasera a tutti, e grazie per essere qui, anche quest’anno. Grazie in particolare all’affetto e all’accoglienza che sempre ci riserva Oratino, ed il suo sindaco, Luca Fatica. Grazie ai ragazzi, che in tanti si sono iscritti per partecipare, dalle valli della Lombardia alle terre di Sicilia, e all’entusiasmo del direttore artistico, Giovanni Block, che si può dire essere ormai un ragazzo a metà fra Napoli ed il Molise. Non è facile, nell’epoca dei talent, degli show, dei contest e di tutte queste parole anglofone, ritrovare il peso, ed il tempo, che alle volte la musica, ed i versi, meritano. Tuttavia, solo in un luogo come Oratino, dove la parola “tempo” trova ancora un suo significato, si poteva provare un’operazione del genere: vale a dire, inventare, andando controcorrente, un festival di musica cantautoriale per i giovani. Michele Tizzani, figlio di Loreto e Marilena, con il quale ci conosciamo da una vita, ci accompagnerà in questi pochi minuti, in cui proverò a tracciare il perché siamo qui. Sono convinto che Ugo, il mio prozio, sarebbe stato felice di vedere le mani rapide sulle chitarre, le voci e la magia artistica di tanti giovani, con un occhio rivolto al passato, e la mente ed il cuore aperti sul futuro. Credo in tutta onestà non vi possa essere modo migliore per ricordarlo. Ero piccolo quando Ugo, in viaggio per Oratino, partì invece per altri luoghi, per sempre. Tuttavia, la vitalità è il tratto che me lo ha impresso nella mente. La vitalità e la generosità.Mi ricordo che ogni volta che veniva, anzi, quelle rare volte che ci veniva a trovare, era sempre una festa. Ma non era possibile fargliene una colpa: lui era un giramondo, e tale, sono sicuro, è rimasto. Per la mia famiglia era una gioia ovvia. Per me, piccolo bambino, era una gioia più, come dire… materiale. Una volta, mi ricordo, mi regalò un’enorme tigre bianca, di peluche, più grande di me. Per non parlare della giraffa, che arrivò a casa nostra in un’altra occasione: talmente grande da poterci salire a cavallo. Immaginate che stupore per un bambino di 7 anni vedere peluche più grandi di lui. Ad Ugo, del resto, piaceva stupire, sparigliare. Non poteva, sono sicuro, che essere così, con quel sorriso smargiante, la chitarra in mano, camicia chiara aperta su un petto sempre abbronzato, nelle lunghe e dolci estati, e soprattutto le notti, ischitane degli anni 50 e 60. Le foto in bianco e nero che alle volte mi sono trovato a sfogliare lo ritraggono così: una sera ad intrattenere Jacqueline Kennedy, un’altra a scherzare con Totò, Vittorio De Sica, Gianni Agnelli o Pier Paolo Pasolini, nel tempo in cui ischia era il ritrovo del jet set internazionale. Chissà se avrà strappato un sorriso anche alla severa Elisabetta II d’Inghilterra, quando, nel 1954, si esibì per lei, all’epoca giovanissima regina appena incoronata, all’Ambasciata Italiana di Londra. Oppure se fece ridere, corteggiandole un po’, la regina Federica di Grecia, o la Regina d’Olanda, o cosa ne pensò il Re italiano in esilio, Umberto II, incontrato nel suo ritiro portoghese, dove Ugo poi si lasciò affascinare dalle note del Fado locale, trattendendosi ben più del dovuto. Le tante esibizioni per le teste coronate gli valsero il soprannome di “cantante delle regine”. Ma il soprannome con il quale più ci piace ricordarlo è Calais, storpiamento in inglese del nostro cognome, Calise. I musicisti che incontrò, soprattutto americani, lo chiamavano così. Si, perché prima ancora che viveur e menestrello, Ugo era un musicista. Lo era profondamente, lo era dentro. Una volta, in un negozio di dischi, trovai un album del jazzista Romano Mussolini. Era del 1979, la copertina di un verde e blu intensi. Quei colori sgargianti mi colpirono, lo prendo, leggo l’elenco dei brani. Uno si intitolava “Blues for Ugo”. Scoprii che con Romano erano amici, anzi, più che amici: un lungo sodalizio artistico, fatto di influenze, di convergenze. La passione di Ugo per la musica americana, per il jazz ed il blues, era ovvia: da adolescente, dopo la guerra, l’Italia era piena di dischi portati dai soldati statunitensi. Come oggi noi ascoltiamo tanti autori inglesi, americani, Ugo ascoltava Chet Baker, Count Basie, Teddy Wilson e Perry Como, e di loro se ne innamorò, arrivandoci a suonare assieme. Da lì fu un unico, lungo percorso, e con loro suonò in giro per il mondo o ad Ischia, nel suo “Rangio Fellone”, il locale da cui mosse i primi passi, sotto la sua guida, Peppino Di Capri, a cui Ugo regalò il testo di “Non è peccato”. Mi piace credere che la sensibilità, l’amore per le cose e per la vita vengano sempre da lontano, e ce le portiamo dentro dall’infanzia. Da qui, il senso di questo luogo, e di questa serata. Perché Ugo nacque qui, quasi cent’anni fa, nel 1921. La sua casa è ancora visibile, vi è apposta una targa, a pochi metri da questo splendido belvedere a lui intitolato. Il mio bisnonno, Aniello Calise, sebbene originario di Ischia, era medico condotto ad Oratino. Traversava la valle del Biferno per andare, di notte, nei paesi vicini, per una febbre, un ascesso di tosse, o magari un parto. Erano anni durissimi, e tanti dei vostri anziani ben li ricorderanno. Ma in quel Molise un tempo poverissimo, Aniello, fra mille difficoltà, avvicinò Ugo alla musica, e ne favorì l’incontro con Giuseppe Garzia, chitarrista classico di queste terre, che divenne il suo primo maestro. Sempre qui, poi, subì l’influenza delle tradizioni locali (in particolare delle serenate), tradizioni che mise a frutto appieno una volta trasferitosi da adolescente ad Ischia. Siamo ad Oratino, dunque, oggi, per chiudere un cerchio, che ho provato a narrarvi. Siamo qui per un perché, per una storia di un uomo che incrocia due mondi, così distanti ma così comunicanti, della nostra Italia. E siamo qui per trasmetterla, e far si che un po’ di quei mondi vivano oggi nel nostro presente, riflettendosi nelle note di una chitarra, di un giro di basso, di una partitura per pianoforte. Nel chiuso delle stanze di questi giovani, nelle ore passate a comporre, per poi uscire fuori nel mondo, quello di oggi, confuso, rapido, cosmopolita, duro, spesso superficiale, portando però una canzone nella bocca e nel cuore. Strappando, magari, un sorriso, una serata di spensieratezza, una notte di riflessione. Come un giovanotto bello, sorridente, con la camicia aperta sul petto abbronzato, una nota blues nelle mani, e la dolcezza di Oratino nel cuore.

Grazie ancora a tutti per esserci, e per ricordarlo.”

I Nomi dei finalisti dell'edizione 2017

La giuria composta da :
Gino Aveta – Radio Rai , Emma Innacoli – Conservatorio San Pietro a Majella (Napoli), Salvatore De Falco  – Raropiù, Anna Calise – MAMA (MasterArtManagementAdministration) Università Bocconi a fine giugno 2017 ha annunciato i finalisti della quarta edizione dell’Ugo Calise Festival. 

Di seguito i  l’elenco dei 10 artisti che hanno preso parte alla tre giorni di selezione molisana.  

Bellavista – La Storia Di Don Mimì
Letts – I proprietari Dell’estate
Luca Blindo – Green Paradise
Leonardo Gallato – Notturno
Mattia Rinaldini – Quinnipak
Massimiliano D’ambrosio – Bulgaria
Natascia Palmina D’amico – Carousel
Nunzia Carrozza-Bi – Il Primo Bacio
Sara Magdalena – Peccato Poco Originale
Gerardo Tango –  Grano

La novità di questa edizione che ogni finalista ha partecipato ad entrambe le sezioni. Quindi tutti si contendevano la targa “Migliore Inedito” e “Migliore Cover”. 


Conferenza Stampa Molisana

Ancora una volta Oratino incanta i partecipanti da tutta Italia


E’ giunto alla quarta edizione il Festival della Canzone d’Autore “Ugo Calise”, che si terrà nel borgo molisano di Oratino (CB) da venerdì 14 a domenica 16 luglio 2017. 

Un appuntamento che si va consolidando come un’interessante vetrina su quanto di più nuovo ha da offrire la scena cantautorale napoletana e meridionale.
Il festival, seppur con sede in Molise, ha un’anima principalmente napoletana, rispecchiando la duplice natura dell’ultimo interprete della canzone classica napoletana, Ugo Calise, cui la kermesse è intitolata. Infatti, il cantautore nacque il 6 maggio del 1921 ad Oratino, splendida cittadina medioevale in provincia di Campobasso, dove il padre, Aniello Calise, originario di Lacco Ameno (Ischia), era medico condotto. Fu proprio il padre all’avvicinarlo alla musica, favorendo l’incontro del piccolo Ugo con Giuseppe Garzia, chitarrista classico oratinese, che divenne il suo primo maestro. In Molise subì poi l’influenza delle tradizioni locali (in particolare delle serenate), tradizioni che mise a frutto appieno una volta trasferitosi da adolescente ad Ischia.
Sull’Isola Verde, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il Calise raccolse gli stimoli musicali che i soldati americani portarono con loro, in particolare jazz e blues. Nacque un sodalizio con il jazzista Romano Mussolini, figlio del Duce, confinato proprio ad Ischia. Lo stesso Romano dedicò ad Ugo un brano, Blues for Ugo, contenuto nell’album “Soft & Swing” del 1979. Gli anni ’50 e ’60 furono quelli della “dolce vita ischitana”, in cui l’Isola Verde era il ritrovo del jet set italiano ed internazionale, un periodo di cui Ugo fu mattatore assoluto. Fra Ischia e i suoi numerosi viaggi, suonò con artisti del calibro di Chet Baker, Dizzy Gillespie, Count Basie, William “Count” Basie, Teddy Wilson e Perry Como, intrattenendo celebrità come Jacqueline Kennedy, la regina Elisabetta II, Anita Ekberg, Gianni Agnelli, Alberto Moravia, Totò, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Pier Paolo Pasolini. Fondò e gestì per anni un famoso locale di Ischia Porto, il Rangio Fellone, in cui, lanciato da Ugo, mosse i primi passi Peppino Di Capri, che sarà fortunato interprete di un altro grande successo di Calise, Nun è peccato. Nell’agosto del 1994, l’ultimo “menestrello” della musica napoletana si spense mentre era in viaggio verso la natìa Oratino.
Non è dunque un caso che Ugo venga celebrato nella sua terra d’origine, con un evento che nasce da un’illuminazione: promuovere il primo festival italiano per cantautori, ideato da cantautori. Infatti, il festival, fortemente voluto dal Sindaco oratinese Luca Fatica, è in collaborazione con il collettivo musicale napoletano Be Quiet, diretto e fondato da Giovanni Block (il quale è anche direttore artistico della kermesse), di cui fanno parte molte giovani promesse della musica nostrana, come Ciro Tuzzi (leader dei più conosciuti EPO), Nicola Dragotto, Noemi De Simone, Lelio Morra, Massimo De Vita (in arte Blindur), Pasquale Bellotta, Raffaele Giglio, Luca Di Maio, Pierpaolo Iermano, FLO, Simone Spirito, Annalisa Madonna, Alessio Arena, Carmine Martucci, Marco D’Anna ed i Pennelli di Vermeer. Obiettivo del collettivo Be Quiet è quello di creare una nuova “scuola” musicale Napoletana e meridionale (intesa come movimento culturale nato e cresciuto a Napoli), sensibilizzando il pubblico nazionale sulla canzone d’autore del Sud e mettendone in risalto la più recente produzione, anche in antitesi ai meccanismi di selezione musicale che oggi vanno per la maggiore, quali talent e programmi televisivi, che propongono una visione standardizzata del percorso e della vita artistica di tanti cantanti.
Per tre serate, gli artisti, risultati finalisti della selezione avvenuta in precedenza, interpreteranno dei brani composti da loro stessi e dei quali siano autori o coautori. Al vincitore – che sarà indicato da una giuria composta da Salvatore De Falco della rivista musicale Raropiù, Gino Aveta di Rario RAI 3, Emma Innacoli del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli ed Anna Calise dell’Università Commerciale Luigi Bocconi (Master Arts Management and Administration – MAMA) –  verrà corrisposto un premio pari a 1000 Euro.
Quest’anno si sfideranno dieci cantanti: Bellavista, con “La storia di Don Mimì”; Letts, con il brano “I proprietari dell’estate”; Luca Blindo con “Green Paradise”; Leonardo Gallato, che si esibirà in “Notturno”; Mattia Rinaldini con “Quinnipak”; Massimiliano D’Ambrosio eseguirà “Bulgaria”; Natascia Palmina D’Amico porterà sul palco la sua “Carousel”; Nunzia Carrozza-Bi con “Il primo bacio”; Sara Magdalena suonerà “Peccato poco originale”; Gerardo Tango infine eseguirà “Grano”.
Quest’anno la tre giorni del festival, che sarà presentata dal giornalista Giovanni Chianelli, sarà dislocata in più punti di Oratino: venerdì 14 luglio l’appuntamento sarà in via Piedicastello, un’antica scalinata in pietra che parte dalla chiesa di Santa Maria di Loreto (XVIII secolo) fino ad arrivare ai piedi del castello che sovrasta il borgo (XIV secolo). Il giorno successivo, sabato 15 luglio, lo scenario sarà invece quello di piazza Olmicello, ubicata nel cuore del centro storico. La serata finale, domenica 16 luglio, si svolgerà nello splendido Belvedere intitolato proprio al cantautore e musicista Ugo Calise, che sovrasta la valle del Biferno. 



Roberto Calise per QdiNapoli

Giovanni Block e il Sindaco Luca Fatica fanno sopralluoghi scegliendo le location per il festival.

Luca Fatica e Giovanni Block sopralluoghi
Luca Fatica e Giovanni Block sopralluoghi
Luca Fatica e Giovanni Block sopralluoghi
Luca Fatica e Giovanni Block sopralluoghi
Manifesto 2017

Documentario di Telemolise su la edizione 2017 dell’Ugo Calise Festival.     

La serata finale e la proclamazione dei Vincitori
Migliore Brano Inedito - Leonardo Gallato con "Notturno"
Migliore Cover - Francesco Lettieri con "Nun è peccato" e Migliore Interpretazione Luca "Blindo" con "Green Paradise.

 Leonardo Gallato , Francesco Lettieri e Luca BLINDO  vincono la quarta edizione dell’Ugo Calise Festival

 

Sono stati Leonardo Gallato  (Notturno) per la categoria “Inediti”, Francesco Lettieri  (Nunn’è Peccato) per la categoria “Cover”  e i BLINDO per la nuova creazione dell’Ugo Calise festival, la Categoria “Migliore Interpretazione” i vincitori della quarta  edizione dell’Ugo Calise Festival, la kermesse dedicata alla canzone d’autore che si è svolta ad Oratino (Campobasso) con la direzione artistica di Giovanni Block e con la collaborazione del Comune di Oratino e dell’associazione Giovannitti. La giuria di qualità, composta da Salvatore De Falco della rivista musicale RaropiùGino Aveta di Rario RAI 3Emma Innacoli del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli ed Anna Calise dell’Università Commerciale Luigi Bocconi (Master Arts Management and Administration – MAMA)  ha decretato i vincitori assegnando i due premi (1.000 euro a testa). I due artisti prenderanno parte alla serata conclusiva del ottobre nell’incantevole cornice del Teatro Bellini di Napoli

Ieri, invece, nel suggestivo borgo di Oratino sono state consegnate le Targhe BeQuiet come ogni anno. Targhe consegnate “Ai Cantautori, Dai Cantautori” come vuole la tradizione dell’associazione napoletana partner del festival fin dagli esordi. I vincitori delle targhe sono stati, Nunzia Carrozza e Gennaro Vitrone. Particolare l’entusiamsmo di Giovanni Block e Mauro Calise per il brano ARCOBALENI di Gennaro Vitrone Grande la soddisfazione del sindaco di Oratino Luca Fatica. 

La premiazione

Leonardo Gallato Migliore Brano Inedito

Francesco Lettieri Migliore Cover

Logo ufficiale 2017
Logo ufficiale 2017

6 ottobre 2016 - La premiazione

L'Ugo Calise Festival e i suoi vincitori approdano al Teatro Bellini di Napoli

Si è conclusa il 6 ottobre a Napoli, al Teatro Bellini di Napoli, la quarta edizione dell’Ugo Calise Festival della canzone d’autore, che ha casa ad Oratino e, ormai ogni anno, si sviluppa nel corso di tre giorni. I vincitori, proclamati il 16 luglio, saranno premiati, a partire dalle ore 21, in una serata condotta dal cantacompositore Giovanni Block, direttore artistico del Festival, e dal giornalista e scrittore Giovanni Chianelli, che inaugureranno così la nuova stagione della rassegna musicale al Piccolo.

Il siciliano Leonardo Gallato è il vincitore assoluto e ha presentato in anteprima al pubblico napoletano alcuni brani del suo nuovo album in lavorazione. Tra gli altri premiati, il  napoletano Francesco Lettieri, che porta a casa la targa per la miglior cover, il rapper Luca “Blindo”, che ha ottenuto quella per la miglior performance, e Nunzia Bì e Gennaio Vitrone, a cui saranno consegnate le due tradizionali Targhe Be Quiet. Ogni anno, infatti, l’Ugo Calise Festival vede lavorare spalla a spalla l’associazione Arturo Giovannitti di Oratino e il Be Quiet per la realizzazione di questo importante evento interamente dedicato alla giovane canzone d’autore.

Premiazione al teatro Bellini Di Napoli

 

 

A consegnare le targhe saranno il sindaco di Oratino Luca Fatica, il presidente dell’associazione Giovannitti e i giurati Salvatore De Falco, produttore discografico di Ivan Cattaneo e critico musicale per RaroPiù e Musical News, Emma Innacoli, capodipartimento della scuola di canto del conservatorio San Pietro a Majella, e Anna Calise, nipote di Ugo Calise e madrina della manifestazione.(Fonte IL MATTINO )